L'esecutore
  • 9788830428997
  • Longanesi
  • 2010

L'esecutore

di Kepler Lars

Si chiama Joona Linna ed è di origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la sua casa. Ma Joona Linna non è mai stato in quell'appartamento elegante e lussuoso, da cui proviene una musica struggente e rarefatta. Un brano di violino suonato da un esecutore impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel salottino dell'appartamento: è l'unica stanza totalmente spoglia, priva di arredamento, senza soprammobili, insolitamente vuota. A parte il corpo. L'uomo è come sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell'aria seguendo il placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva ragione il collega che l'ha chiamato sulla scena del delitto: c'è qualcosa di inspiegabile. Omicidio o suicidio? Da ispettore della squadra omicidi di Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri. Fonte http://www.ibs.it/code/9788830428997/kepler-lars/esecutore.html


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Commenti (3)

05/05/2011 - sofia
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Dopo il successo de L'ipnotista Lars Keplker ,pseudonimo della coppia composta da Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril,mi ha tenuto avvinta a questo libro L'esecutore. Il genere è sempre thriller nordico con protagonista Jonna linna l'investigatore che abbiamo trovato anche ne L'ipnotista.In una notte d’estate, a bordo di una barca in navigazione tra le isole dell’arcipelago di Stoccolma, viene ritrovato il cadavere di una donna, un’attivista del movimento pacifista. I suoi polmoni sono pieni d’acqua salmastra, ma non ci sono tracce d’acqua né sugli abiti, né sul corpo. Come può essere annegata a bordo dell’imbarcazione? Il giorno seguente uno dei massimi responsabili della Sicurezza Nazionale svedese viene ritrovato impiccato al soffitto di una delle stanze della sua residenza. Sembrerebbe un suicidio, ma l’altezza dei soffitti e l’assenza di scale o di pezzi di mobilio in prossimità sembra indicare che l’uomo non avrebbe potuto uccidersi da solo. La morte non pareggia tutti i conti e questo è solo il preludio di un’indagine mozzafiato e piena di sorprese, un caso scottante e pericoloso per il commissario Joona Linna.Una lettura consigliata soprattutto a chi ama l’azione più che il thriller psicologico e che nonostante le quasi 600 pagine scivola via con rapidità e piacevolezza..da leggere!

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02/02/2012 - crify
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Secondo romanzo di Lars Kepler (pseudonimo dei coniugi Ahndoril) che vede come protagonista l'ispettore Joona Linna. In generale ho trovato piacevole la lettura di questo ENORME romanzo,enorme sia per il numero di pagine (573) sia per la quantità di personaggi descritti. L'ho trovato leggermente più pesante forse rispetto al precedente (L'ipnotista) nonostante abbia qualche pagina in meno. Ogni tanto ho avuto l'impressione che Kepler scrivesse tanto per riempire le pagine, e a quel punto la lettura incespicava un po'. In ogni caso la trama risulta avvincente, anche se viene messa a fuoco a circa metà libro; rispetto al primo romanzo, il quale risulta essere più orientato sui risvolti psicologici della mente umana, questo tratta temi più concreti e, ahimé, all'ordine del giorno: il traffico d'armi verso i paesi in via di sviluppo, tormentati da guerre civili. Proprio per questo il finale porta ad amare conclusioni che dovrebbero far riflettere noi "gente civilizzata" su ciò che realmente accade sotto i nostri occhi, ciò che approvano i nostri governi, ciò che creano ed esportano le nostre fabbriche, e che troppo spesso non viene mostrato dalla stampa. Comunque recensione positiva per questo romanzo! Consiglio questo libro anche a chi non ha apprezzato L'Ipnotista, in quanto quest'ultimo se ne distacca molto e se non fosse per il protagonista sembrerebbe scritto da un autore diverso, e a chi non ama i thriller in generale proprio per la tematica profonda affrontata.

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25/05/2012 - Savy
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Una delusione su tutti i fronti. Manca di suspance, ha dei personaggi trattati in modo superficiale e per giunta anche poco simpatici, non si riesce ad immedesimarsi in nessuno di loro.La storia non ha pathos e da l'impressione che si siano pure sforzati per tirarla alle lunghe: infatti questo librone di oltre 500 pagine è tedioso, il romanzo avrebbero potuto confezionarlo con almeno 250/300 pagine in meno (e sarebbe stato decisamente meglio!). L'unica cosa 'positiva' sono i capitoli brevissimi. Come prima esperienza con gli scrittori nordici non è stata delle più felici ma certamente non mi faccio demoralizzare da un flop come questo. Concordo con chi afferma, nel web, che è la solita operazione commerciale per spillare soldini. Sicuramente da evitare.

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