I complessi di Edipo e di Narciso hanno costituito chiavi di lettura decisive per comprendere il disagio della Civiltà e sono largamente entrati nella cultura comune. Ma oggi non bastano più per interpretare la sofferenza dei giovani. Se la figura di Edipo ha messo in luce il conflitto tra le generazioni e l'impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana, quella di Narciso ha mostrato come il nostro tempo sia dominato dall'homo felix, dedicato al culto frivolo ma anche mortifero di se stesso. Di questa egemonia di Narciso raccogliamo oggi una eredità catastrofica: il mito della crescita e dell'espansione fine a se stessa ha mostrato la corda, lo spettacolo iperedonista si è rivelato un circo vuoto e melanconico. In questo contesto, una nuova figura sembra rappresentare il disagio. È quella di Telemaco. Massimo Recalcati lavora da diversi anni sul tema del padre e della sua assenza. Nella visione di Recalcati in primo piano non c'è più il conflitto a morte tra le generazioni, né l'edonista e sterile affermazione di sé, ma una domanda inedita di padre, di adulti in grado di offrire una testimonianza credibile di come si possa vivere con slancio e vitalità su questa Terra.