La bella estate
  • 9788806173005
  • Einaudi
  • 1949

La bella estate

di Cesare Pavese

La bella estate (1949) contiene tre romanzi, di cui ciascuno si presenta con una propria autonomia: La bella estate, Il diavolo sulle colline e Tra donne sole. Senza costituire una trilogia, c'è in essi un clima morale, un incontro di temi che li accommuna: sono tre romanzi cittadini (per quanto sempre la campagna, la nitida e favolosa campagna di Pavese vi sia presente), tre romanzi di scoperta della città e della società, di giovanili passioni amorose, d'entusiasmi e sconfitte.Un tema ricorrente in ciascuno dei vari intrecci e ambienti è quello della tentazione, dell'ascendente che i giovani sono tutti condannati a subire. Un altro è la ricerca affannata del vizio, il bisogno baldanzoso di violare la norma, di varcare il limite. Un altro, l'abbattersi della naturale sanzione sul più incolpevole e inerme, sul più "giovane". Ma quest'elenco di temi non può render giustizia all'unità e pienezza di ciascuno dei tre romanzi, al suo nitido carattere di studio di un ambiente e di una vicenda, al ritmo della sua prosa. Fonte http://www.einaudi.it/libri/libro/cesare-pavese/la-bella-estate/978880631401


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Commenti (1)

20/11/2011 - sofia
utente
Anche tu sei collina... Anche tu sei collina e sentiero di sassi e gioco nei canneti, e conosci la vigna che di notte tace. Tu non dici parole. C'è una terra che tace e non e' terra tua. C'è un silenzio che dura sulle piante e sui colli. Ci son acque e campagne. Sei un chiuso silenzio che non cede, sei labbra e occhi bui. Sei la vigna. E' una terra che attende e non dice parola. Sono passati giorni sotto cieli ardenti. Tu hai giocato alle nubi. E' una terra cattiva la tua fronte lo sa. Anche questo è la vigna. Ritroverai le nubi e il canneto, e le voci come un'ombra di luna. Ritroverai parole oltre la vita breve e notturna dei giochi, oltre l'infanzia accesa. Sarà dolce tacere. Sei la terra e la vigna. Un acceso silenzio brucerà la campagna come i falò la sera. Cesare Pavese (30-31 ottobre 1945) Ho messo una poesia di Cesare Pavese perchè leggendo La bella estate ho sentito che nella prosa dell'autore prevaleva la poesia.La bella estate per volere dell'autore contiene altri due romanzi brevi Il diavolo sulle colline e Tra donne sole, ma a torto si parla di trilogia perchè sono stati scritti in tempi diversi forse un parallelismo si potrebbe trovare nel primo intitolato appunto La bella estate ( titolo originario La tenda) scritto nel 1940, nel 1948 e 1949 scrisse gli altri due romanzi.« A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e attraversare la strada, per diventare come matte, e tutto era bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che succedesse qualcosa, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare fino ai prati e fin dietro le colline... » così inizia La bella estate la protagonista è Ginia che vive col fratello severino ed è operaia in un atelier. E' giovane fiduciosa della vita e incontra Amelia che fa la modella. La vita descritta è quella tipica del fopoguerra dove i giovani si davano ancora del lei. Il mondo che si apre davanti a Ginia è pieno di promesse, conoscerà Guido un pittore entrerà nel pieno della sua giovinezza diventerà donna, ma soffrirà. Come dicevo sopra il modo di scrivere è tipico di un poeta che descrive più che la fisicità dei personaggi i loro sentimenti e le loro paure. Anche ne Il diavolo nelle colline ha la stessa atmosfera I protagonisti sono tre l'io narrante, Pieretto e Oreste. Sono studenti all'università e trascorrono le notti a discutere. Poli è un personaggio secondario, ma sarà determinante quando i tre ragazzi ospiti di Oreste in campagna lo andranno a trovare .Ancor più che ne La bella estate le descrizioni poetiche della campagna e dei sentimenti dei protagonisti rivelano le doti poetiche di Pavese.Collegato al primo è il terzo romanzo Tra donne sole dove la protagonista Clelia torna a Torino suo luogo d'infanzia incaricata dal suo atelier di Roma di aprire un negozio. Incontrerà altre donne Mariella, Momina e Rosetta ( che ha tentato il suicidio)«Quand'ero bambina invidiavo le donne come Momina, Mariella e le altre, le invidiavo e non sapevo chi fossero. Le immaginavo libere, ammirate, padrone del mondo. A pensarci adesso non mi sarei cambiata con nessuna di loro. La loro vita mi pareva una sciocchezza, tanto più sciocca perché non se ne rendevano conto».Come ne la bella estate il tema dominante è l'iniziazione dell'adolescenza verso la vita adulta. In tutti e tre i racconti c'è il pessimismo eil pensiero che il suicidio è la soluzione ai problemi della vita premonizione forse del destino di questo autore che secondo me andrebbe rivalutato dai lettori.

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