Il libraio di Selinunte di Roberto Vecchioni, pubblicato nel 2004, è un libro che affronta il tema della comprensione di ciò che le parole possono trasmetterci.
Nicolino è il protagonista; è un simpatico ragazzo che, ricordando la sua infanzia attraverso un flash-back, racconta della sua città, Selinunte, dell'incontro con il nuovo libraio, l'uomo più brutto mai visto, che non vende libri, ma li legge a chi lo vuole ascoltare. Grazie a questi, Nicolino scoprirà di sentirsi attratto dalla bellezza che possono suscitare i libri nell'animo umano e non potrà più farne a meno. Avvincente la complicità con lo zio Nestore, uomo imperturbabile, che accetterà di coprire Nicolino prendendo il suo posto nel letto poiché erano quasi uguali, cosicché potrà correre ad ascoltare di nascosto le letture del libraio. Ricco di tensione il momento della frase pronunciata dal libraio, "E questa è l'ultima sera, Nicolino", dalla quale emerge che egli aveva sempre saputo della presenza del ragazzo e lo aveva accettato, accompagnandolo in un percorso di stupende letture. Quando la libreria verrà bruciata, le parole con i loro significati se ne andranno dalla città, seguendo un fantastico pifferaio che si tuffa in mare con migliaia di libri blu volanti.
L'ambiente descritto è quello di Selinunte, città costruita tra due fiumi in Sicilia. Delicato e affascinante, anche se triste, è come un soffio caldo che riscalda ma che poi svanisce troppo presto.
Il libraio di Selinunte, cantato da Roberto Vecchioni nonché autore dell’omonimo libro: https://www.youtube.com/watch?v=W1GMDXYkdV8