I testi teatrali, se analizzati come pura opera letteraria, pagano inevitabilmente dazio per l'assenza di scenari descrittivi e analisi degli stati d'animo che debbono per forza di cose ridursi a dialoghi in botta e risposta dove solo l'enfasi attoriale può arrivare a fondo del messaggio che vuole essere trasmesso dall'autore.
Ebbene, questa grande opera di Arthur Miller è talmente profonda nel contenuto da non soffrire di questo "handicap" narrativo, risultando assolutamente autonoma letterariamente parlando. Semplicità di espressione che si amalgama perfettamente con una profondità di contenuti degna di un autore di gran glasse. E il tutto va al di là dell'analisi socio-politica. La vicenda esprime perfettamente, nei pregi ma, soprattutto nelle mancanze, la fragilità dell'uomo e della società da esso costituita. Voto 9