I giardini pensili di Babilonia, dove si racconta che la regina Semiramide raccogliesse rose fresche in ogni stagione. Il colosso di Rodi, enorme statua di bronzo che sorgeva su una piccola isola in mezzo al mare. Il mausoleo di Alicarnasso, la monumentale tomba dove riposava il satrapo Mausolo, nell'attuale Bodrum, in Turchia. Il tempio di Artemide a Efeso. Il faro di Alessandria in Egitto, che una volta indicava la via alle mille imbarcazioni che si avvicinavano a quel porto favoloso. La statua di Zeus a Olimpia, grandiosa creazione del mitico scultore Fidia. La piramide di Cheope a Giza, la più antica fra le sette meraviglie e l'unica che sopravvive ancora oggi. Immensa dimora di riposo eterno per il faraone e monumento che celebra le imprese da lui compiute in vita. Queste sono le sette meraviglie del mondo antico, già indicate come tali molti secoli avanti Cristo: tutte costruite più di 2000 anni fa, furono contemporaneamente visibili solo nel periodo fra il 250 a.C. e il 226 a.C.; successivamente andarono a una a una distrutte per cause diverse, salvo appunto l'imponente piramide di Cheope, la più antica di tutte. Valerio Massimo Manfredi le riporta in vita, raccontandoci i miti e le storie che accompagnarono questi monumenti destinati a entrare nella leggenda.