Anche la critica non ha potuto fare a meno di constatare, dopo il suo ultimo grande successo con “Il tempo che vorrei”, che Fabio Volo è un vero e proprio fenomeno: editoriale, letterario, di costume. I suoi libri riempiono le classifiche (capita di vederli presenti anche tutti e cinque contemporaneamente), gli zaini dei ragazzi e le borse da lavoro degli adulti, le mani dei viaggiatori e i comodini dei sognatori. Ma oltre ogni tentativo di spiegazione (sociologica, semiotica, storica), oltre la sua notorietà mediatica, rimangono dei libri pieni di emozioni, di ironia, di intelligenza. Come questo suo nuovo romanzo.