Hans Thorkild, ritorno in Norvegia, secondo libro di una saga in due tempi, è un romanzo storico sentimentale, ambientato negli anni 1067-1071, durante il regno di Guglielmo il Conquistatore in Inghilterra e di Sweyn II in Danimarca, nel quale si alternano personaggi realmente esistiti ad altri di pura fantasia. Racconta dei fasti, ma anche del tramonto dell’epoca d’oro dei Vichinghi. Il protagonista è il conte norvegese Hans Thorkild, un giovane bello e affascinante. Vichingo atipico e ribelle, egli ama il suo popolo, la sua incantevole terra, dalla natura selvaggia e incontaminata, ma non la guerra, l’odio e lo spargimento di sangue. È un’ opera che parla al cuore interrogando le coscienze sui limiti ma anche sulle potenzialità pressoché infinite dell’Amore. L’aspetto più intrigante è senza dubbio l’esplorazione dei confini dell’ignoto, fino a includere ciò che sfugge al razionalismo moderno-contemporaneo, ma che era peculiare della cultura e della civiltà del Medioevo europeo, dove il sovrannaturale veniva vissuto come dimensione assolutamente realistica e “presente” nella sfera del quotidiano.