Un lavoro soprannaturale. La mia vita nell'Opus Dei
  • 880458422X
  • Mondadori
  • 2008

Un lavoro soprannaturale. La mia vita nell'Opus Dei

di Pippo Corigliano

Sono passati ottant'anni dall'ottobre 1928 in cui un giovane prete spagnolo, Josemaría Escrivá de Balaguer, fondò l'Opus Dei. Nonostante la grande forza vitale e i riconoscimenti che ha avuto in questi anni (come la canonizzazione del fondatore nel 2002 da parte di papa Giovanni Paolo II), e forse proprio a causa del successo riscontrato presso persone di ogni paese e di ogni ceto sociale, ancora oggi l'Opera è considerata con sospetto da molti. Sono centinaia gli articoli di giornale e i libri scritti per dimostrare che la prelatura fondata da san Josmaría sia una specie di società clandestina, ricchissima e potentissima, custode di segreti terribili e in grado di influenzare in maniera occulta il corso della politica e della storia. Pippo Corigliano, da quarant'anni portavoce dell'Opus Dei in Italia, conosce meglio di ogni altro la difficoltà di presentare il messaggio di san José Maria al mondo dei media di oggi: "è evidente che la cultura dominante tollera tutto ma guarda con freddezza chi ha fede in Dio. È altrettanto evidente che l'Opus Dei parla di fede, una fede operativa, proprio quella che - è il caso di dirlo ha una cattiva stampa. La cultura dominante e il messaggio dell'Opus Dei non sono quindi fatti per capirsi subito. Se poi pensiamo al sistema mediatico così com'è, appare evidente che colui che ha il compito di gettare un ponte fra queste due posizioni diventa un personaggio interessante".


Acquista su Amazon.it
Acquista su ibs.it

Commenti (1)

29/06/2011 - tosfor
utente
L'Opus Dei è considerato con sospetto da molti, ma qual è la verità di tutti i giorni di chi vive nell’Opera? E perché questa verità quotidiana, fatta di santificazione del proprio lavoro, qualunque esso sia, di disciplina interiore e di impegno evangelico, non viene creduta, non viene riconosciuta, non viene capita? L'autore, portavoce dell'Opus Dei in Italia, argomenta: «L’intento dell’Opera è risvegliare, nei nostri tempi, lo spirito dei primi cristiani. Una fede operativa, insomma, proprio quella che – è il caso di dirlo – ha una cattiva stampa. La cultura dominante e il messaggio dell’Opus Dei non sono quindi fatti per capirsi subito. Se poi pensiamo al sistema mediatico così com’è, appare evidente che colui che ha il compito di gettare un ponte fra queste due posizioni diventa un personaggio interessante.» Nel libro vengono raccontati dall'autore i quasi quarant’anni di sua attività nell'Opera, durante i quali ha incontrato moltissimi protagonisti del giornalismo, dell’editoria e della televisione italiana. E di qualcuno, come Indro Montanelli, Vittorio Messori, Leonardo Mondadori, Ettore Bernabei, è diventato amico. Attraverso una galleria di ricordi fatta di momenti pubblici di grande portata mediatica, come la cerimonia di santificazione di Escrivá de Balaguer, ma anche di toccanti occasioni private, come la cena da lui organizzata per fare incontrare Montanelli con papa Woityla, Corigliano racconta il suo lavoro e la sua vita, non solo di portavoce, ma soprattutto di membro dell’Opus Dei. E ci presenta, con sincerità e con spirito, un ritratto dal vero dell’Opera, della sua organizzazione e della sua storia, del messaggio del suo fondatore e delle attività dei suoi seguaci, che ormai sono migliaia in tutto il mondo. «Non vorrei dare l’impressione che l’Opus sia il paradiso in terra» scrive Corigliano nella conclusione «ma certo, per me, usando un’espressione cara al fondatore , è il posto migliore per vivere e per morire.»

Leggi la recensione

Immagine non disponibile

Preferisco il paradiso - La vita eterna com'è e come arrivarci

Vai al libro

Immagine non disponibile

Un lavoro soprannaturale. La mia vita nell'Opus Dei

Vai al libro

Immagine non disponibile

Quando Dio è contento. Il segreto della felicità

Vai al libro

Immagine non disponibile

Il Cammino di San Josemaria

Vai al libro