La vista di un candido fiore in un prato. Perché è cosi innata in noi la tentazione di coglierlo? Davvero dobbiamo possederlo per goderne appieno la sua bellezza? Una volta avuto, quel fiore e l’importanza che esso ha per noi, cominceranno ad appassire. La fittizia necessità di possedere altro, avrà già carpito la nostra mente. L’autore descrive ed analizza la società contemporanea, basata sulla mendace necessita di avere, creatrice di un uomo eternamente insoddisfatto, manipolato e soggiogato nei gusti e negli istinti. L’uomo non possiede, è posseduto dalle cose. Fromm esalta l’esistenza basata sull’essere, l’unica via in grado di realizzarci e soddisfare la nostra pace interiore, l’essenza per la realizzazione dei bisogni più profondi dell’umanità.