“Sentivo che la mia vita con Albertine era, per un verso, quando non ero geloso, solo noia; per un altro, quando ero geloso, sofferenza“.redo che questo sia il libro più bello della Recherche. Proust riesce a rendere in parole il tormento di un amore malato di gelosia retrospettiva che lo spinge a portare in casa Albertine per poterla sorvegliare meglio. In queste pagine si respira l'amore malato che già avevamo colto nei confronti della madre come ho colto l'analogia fra il dolore che Marcel aveva quando non riceveva il bacio della buonanotte dalla madre e quando aspetta in corridoio davanti alla stanza di Albertine sperando che lei lo richiami per dargli il bacio della buonanotte.Ecco che Marcel che ho criticato finora riesce perfino a piacermi come quando cita le donne nelle opere di Dostoiewskj e Tolstoj quasi a giustificare la su non amata Albertine. Dico non amata perchè la sua è pura ossessione al pensiero di essere tradito con delle donne.Romanzo fortemente introspettivo"Mi parlava anche delle gite che aveva fatte con certe amiche nella campagna olandese, dei suoi ritorni a tarda sera ad Amsterdam, quando una folla compatta e festosa di persone che lei conosceva quasi tutte riempiva le vie, le rive dei canali, di cui mi pareva veder riflettersi negli occhi brillanti di lei, come negli specchi incerti di una carrozza lanciata al galoppo, i fuochi innumerevoli e fuggenti, Come la sedicente curiosità estetica meriterebbe di esser chiamata indifferenza, a paragone della curiosità dolorosa, instancabile, che provavo per i luoghi dove Albertine era vissuta, per quel che potesse aver fatto una certa sera, per i sorrisi, gli sguardi che aveva avuti, per le parole da lei dette, per i baci ricevuti! No, mai la gelosia che avevo sofferta un giorno a cagione di Saint-Loup, se fosse perdurata in me, mai non mi avrebbe dato quell'immensa inquietudine. Quell'amore tra donne era per me qualcosa di troppo sconosciuto, di cui nulla mi permetteva d'immaginare, con certezza, con precisione, i piaceri, la natura. Quanti esseri, quanti luoghi (che magari non la riguardavano direttamente: indefiniti luoghi di piacere, dove lei poteva averlo gustato, ambienti affollati dove ci si sfiora l'un con l'altro, Albertine - come una persona che, facendo passare davanti a sé, al controllo, il proprio seguito, un'intera compagnia, la faccia entrare in teatro - aveva introdotto nel mio cuore dalla soglia della mia immaginazione o delle mie memorie, dove mi erano indifferenti! Adesso, ne avevo una conoscenza interna, , immediata, dolorosa, spasmodica, L'amore è lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore." Direi che con questo la lettura de La recherche ha avuto un senso che me l'ha fatto apprezzare. Consiglio
Leggi la recensione