Lezioni di tenebra
  • 9788860882660
  • Guanda
  • 2011

Lezioni di tenebra

di Helena Janeczek

Un libro particolare, un romanzo nutrito di autobiografia, che diventa anche biografia di una generazione. Una narrazione composita, fatta di brani di esistenza, ricordi, che ci portano gradualmente al cuore nero della storia, Auschwitz. "Lezioni di tenebra" racconta il rapporto tra la giovane autrice e la madre, l'unica di due famiglie numerose a essere sopravvissuta all'Olocausto, insieme al padre. Ebrei polacchi, vissuti in Germania, dove la figlia Helena è cresciuta sentendosi completamente estranea al mondo tedesco e alla sua cultura, pur usandone la lingua anche nel suo esordio in poesia. Romanzo sull'eterno tema dell'amore difficile tra madre e figlia, che non è soltanto una memoria sull'Olocausto, ma un resoconto lucido, appassionato e distaccato al tempo stesso, che punta soprattutto a misurare l'intensità del contraccolpo che quella tragedia ha lasciato nella generazione successiva...tratto da http://www.deastore.com


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Commenti (1)

28/06/2011 - sofia
utente
Un brano "Io, già da un pezzo, vorrei sapere un’altra cosa. Vorrei sapere se è possibile trasmettere conoscenze e esperienze non con il latte materno, ma ancora prima, attraverso le acque della placenta o non so come, perché il latte di mia madre non l’ho avuto e ho invece una fame atavica, una fame da morti di fame, che lei non ha più."Helena Janeczek, Lezioni di tenebra. Helena Janeczek è nata a Monaco di Baviera nel 1964 e vive in Italia dal 1983. Proviene da una famiglia di ebrei polacchi, vissuti e perseguitati in Germania, dove è cresciuta nell'estraneità al mondo tedesco e nel sospetto della cultura del carnefice, le cui parole ha tuttavia appreso come lingua madre.Ha esordito come poetessa in lingua tedesca con la raccolta Ins Freie (Suhrkamp, 1989) e come narratrice in italiano con Lezioni di tenebra (Mondadori, 1997; premio Bagutta opera prima).Il libro? Profondo minimale nell'esposizione, ma che lascia l'amaro in bocca. Narra il conflitto fra la madre di Helena e lei stessa,ma è molto di più perchè pur nella scarna prosa di un diario diventa un libro sull'Olocausto.Sulle paure dei sopravvissuti e dei loro famigliari, sul doloroso ricordo di chi non c'è più.Una storia bella e dolorosa, una lezione di tenebra dove la tenebra è quel tatuaggio sul braccio che sua madre si è fatta cancellare come un tatuaggio qualunque, la tenebra è Il canto del popolo ebraico massacrato di Yitzchak Katzenelsen che gli altoparlanti diffondono ad Auchwitiz nel viaggio della memoria che Helena e la madre fanno per scoprire le loro origini. Da leggere!

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