Medea - ­Ippolito

di Euripide

Una donna abbandonata dal marito che distruggendo con la sua logica 'laica' passato, giustizia, eros e maternità, la priva della sua identità e dignità, si vendica compiendo un atto atroce: uccide i propri figli. E' questa la tragedia di Medea che, con il suo gesto estremo sfida ogni norma sperimentando l'eccesso, osando l'inosabile, là dove "la mente deve guardare nel vuoto a rischio della vertigine" (Steiner). Nell'"Ippolito" Euripide fa della protagonista Fedra, immagine tradizionale del vizio femminile, una donna virtuosa ed esemplare, baluardo dei valori morali e capace di opporre all'amore impossibile limiti invalicabili. Vittima incolpevole di un eros distruttivo e illecito, tormentata da una divinità capricciosa e incomprensibile, Fedra con un atto d'orgolio suicida spazza via con la propria e l'altrui distruzione ogni possibile soluzione intermedia. Note di Maurizia Matteuzzi.