Incipit "La notte del 20 dicembre 1849 un uragano imperversava sopra Mompracem, isola selvaggia, di fama sinistra, covo di formidabili pirati, situata nel mare della Malesia, a poche centinaia di miglia dalle coste occidentali del Borneo. Nel cielo, spinte da un vento irresistibile, correvano come cavalli sbrigliati, mescolandosi confusamente, nere masse di vapori, le quali, di quando in quando, lasciavano cadere sulle cupe foreste dell’isola furiosi acquazzoni; sul mare, sollevato dal vento, s’urtavano disordinatamente e s’infrangevano furiosamente enormi ondate, confondendo i loro muggiti con gli scoppi delle folgori." Con Le tigri di Mompracem ha inizio la famosa saga dei Pirati della Malesia con l'eroe indiscusso Sandokan e il suo fido amico Yanez de Gomena.Chi sono le tigri di Mompracem?«uomini coraggiosi fino alla pazzia che a un qualunque segno di Sandokan non esiterebbero a saccheggiare il sepolcro di Maometto…» così li definisceEmilio Salgari nella sua prosa suggestiva e audace. Merito di questo autore molto bistrattato negli anni successivi alla sua morte è di avere diffuso il romanzo d'avventura, genere non troppo diffuso fra gli autori italiani. Mompracem è il nome della piccola isola dove Sandokan vive re incontrastato chiamato "la tigre della Malesia" mentre Yanez, avventuriero portoghese, viene chiamato "la tigre bianca". I loro nemici sono le potenze Inglesi e Olandesi.Il nemico principale è il perfido James Brooke chiamato"il rajah bianco", rappresentante della Compagnia delle Indie, avamposto coloniale della corona inglese.In uno scontro con la Marina inglese Sandokan viene tradito da un suo "tigrotto" viene ferito e rinviene nella spiaggia di Labuan ,non riconosciuto, Sandokan viene affidato alle cure del dr. Kirby e assistito dalla di lui bellissima figlia, Marianna, chiamata la “Perla di Labuan”.In una poesia intitolata "I mari del Sud" Cesare pavese ricordava gli anni della sua gioventù in cui giocava ai "pirati malesi" appassionato di Salgari anche il grande Pavese si era immerso come molti nelle avventure fantastiche dello sfortunato Salgari come me da giovane si è immerso nelle straordinarie imprese di Sandokan ha sentito gli scoppi del cannone, i balenii delle scimitarre. I pirati di Salgari sono diversi da tutti quelli che si trovano in letteratura il desiderio di colpire gli oppressori inglesi è sicuramente il desiderio di giustizia dell'autore ed è forse questo il fascino che ce lo fa amare tanto lui e i suoi amici e i suoi pirati....