L'ho trovato ironico e critico nei confronti di una classe nobile ma che in realtà non ha veri ideali e si perde dietro agli intrighi, le gelosie. Fabrizio che parte per mille avventure non sapendo nemmeno x chi o x cosa; la zia che cerca di proteggere l'amato nipote tra un intrigo e l'altro; Mosca il classico uomo politico che cerca di non far torto a nessuno; per non parlare del paranoico principe padre prima, e principe figlio, orgoglioso ragazzino pronto a mandare in esilio la madre per una passione. Pena mi ha fatto la povera Clelia caduta nella rete dei falsi moralismi e rimorsi di coscienza. Una meteora però mi ha fatto molta simpatia è stato il ribelle Ferrante Palla, un pò matto ma che ancora crede ai suoi ideali, sia politici che amorosi, descritto in modo un pò ridicolo, quasi a voler dire che solo chi non sta bene con la testa può credere ancora in qualche ideale di giustizia e libertà!