L'uomo di Siviglia, recensito da sofia

Robert Wilson conosciuto dagli appassionati di thriller per le sue storie particolari come ne Una piccola morte a Lisbona che ha vinto il prestigioso Silver Dagger Award nel 1999 E Il silenzio delle vittime pubblicato nel 2010.Con L'uomo di Siviglia dimostra una grande maturazione stilistica con un thriller che cattura l'attenzione del lettore fin dalle prime righe.La storia si svolge a Siviglia durante le celebrazioni della "Semana Santa"un periodo particolare per questa città.In un appartamento dell'Edificio Presidente viene rinvenuto cadavere di Raùl Jiménez, un ricco imprenditore dall'oscuro passato.Legato e privo di palpebre viene ipotizzato che l'assassini voleva costringerlo a vedere qualcosa e che quelqualcosa era talmente terribile da fargli scoppiare il cuore.Ad indagare sul caso viene chiamato l'ispettore capo della squadra omicidi Javier Falcòn, che sta attraversando un momento personale difficilissimo: ha appena divorziato dalla bella moglie Inès ed e` recentemente scomparso suo padre, il famoso pittore Francisco, una vera gloria nazionale.Strani collegamenti fra l'assassino e le vicende personali dell'ispettore si delineano quando questi colpisce ancora e quando Falcon trova un misterioso diario del padre con il resoconto della sua vita.Un thriller che si dipana lentamente inserendo piano piano i tasselli che porteranno l'Ispettore alla verità...Una trama che detta così non rivela l'ottimo stile narrativo dell'autore teso ad imprimere ritmi di suspance a addirittura insostenibili.Il diario del padre di Falcon diventa il motivo per Wilson per scrivere un romanzo nel romanzo e ripercorrere la storia di Spagna a cavallo tra gli anni Trenta e Cinquanta. Forte caratterizzazione dei personaggi e non solo del protagonista fanno di questo libro una godibilissima lettura che mi sento di consigliare a tutti anche a chi non è appassionato di thriller.