Questo libro, edito da Rizzoli, sulla storia della Grecia descritta da Indro Montanelli è un piccolo manuale che non può mancare nel nostro scaffale. Dall'età minoica, a quella micenea, agli achei, all'etaà classica e in fine a quella ellenistica vengono narrate le vicende principali che hanno determinati i maggiori cambiamenti. Pericle è il protagonista della Grecia classica. A lui si deve la democrazia lo sviluppo dell'arte e della filosofia. La nascita del Teatro e dell'Imperialismo ateniese. La guerra del Peloponneso gettò la Grecia in un declino senza fine. Ne approfittò la crescente potenza di Macedonia con Filippo II e poi suo figlio Alessandro il Grande. Costui ebbe il merito di espandere i confini oltre il mondo allora conosciuto, sconfiggendo definitivamente i persiani e cercando di realizzare il suo sogno di fusione tra le due culture. Ma Alessandro morì giovane e la Grecia ripiombò in un periodo di guerre fratricide. Greci che combattono contro Greci. I suoi luogotenenti che si spartirono l'impero entrarono presto in conflitto tra di loro e fu un susseguirsi di lotte intestine. Le città stato greche erano di fatto scomparse, tranne Atene e Sparta che ancora resistevano, ma ormai si parlava di cosmopolitismo. Infine il pericolo venne da occidente, con Roma. La Grecia fu conquistata ma in realtà si disse che essa conquistò i romani. Migliaia di intellettuali greci furono deportati a Roma e le stessa sorte toccò alle opere d'arte. Della Grecia, in Grecia rimaneva poco, ma la sua cultura non morì. Trovò solo una nuova sede.