Patrimonio ha il sottotitolo Una storia vera. Un libro autobiografico che Philip Roth dedica al padre narrando la sua vita a partire dal momento in cui vedovo ottantaseienne scopre di avere un tumore al cervello.Eppure non è un libro triste perchè in tutto il libro Roth ripercorre la vita di suo padre e di lui stesso che si sente in simbiosi con questo uomo difficile ma geniale:. Secondo me Philip Roth è uno dei più grandi autori viventi e lo dimostra con la sua strategia narrativa dove i legami, le origini ebraiche , i sentimenti vengono analizzati. Anche la morte a cui si sta avviando il padre viene esorcizzata e resa accessibile al lettore. Come sempre leggere un libro di questo autore suscita sensazioni che restano dentro per sempre. A quando il Nobel per questo straordinario scrittore? Da leggere!Già me lo chiedevo, ma Roth ha ottenuto molti riconoscimenti, ma non il Nobel e, del resto, leggendo le sue opere essere così diretto , a volte caustico, fuori dagli schemi poteva mai rientrare nella filosofia dei Nobel? "Dottore, ho un mucchio di gente che mi aspetta dall'altra parte"In queste pagine risalta tutto lìamore velato anche da un velato rancore, tipico dei figli nei confronti dei genitori. Direi che il sentimento filiale pervade tutto il libro Fra l'altro scrive:"Pensavo alla primitiva orda dei figli che,come Freud amava congetturare,sono capaci di annullare il padre con la forza. Io appartengo all'orda che non sa muovere un dito..Quando devastiamo,quando cancelliamo,non è con scariche di pugni o spietate macchinazioni o violenze folli e incontrollate,ma con le parole,col cervello,con le capacità mentali,con tutta la roba che ha prodotto l'abisso struggente fra i nostri padri e noi,e che essi stessi si sono rotti la schiena per darci.Nell'incoraggiarci ad essere così in gamba, non sapevano che stavano fornendoci gli strumenti per lasciarci isolati e a bocca aperta davanti a tutte le nostre furenti insulsaggini".Definito un atto d'amore che termina con una frase indimenticabile"Non devi dimenticare nulla"Anche noi non abbiamo mai dimenticato nostro padre per quanti torti gli abbiamo imputato da vivo Da leggere!