"Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si cura mai di osservare." Questo è un libro che affronta un tema particolare, quello dei bambini affetti dalla sindrome di Asperger (un ramo dell'autismo). Mi ha colpito profondamante perchè la storia ci viene raccontata in prima persona da Christopher, veniamo catapultati dentro la sua mente, viviamo le situazioni secondo il suo punto di vista, affrontiamo i suoi dolori, le sue gioie, le sue difficoltà, le sue paure, che sono molto lontane rispetto alle nostre, stati che noi affrontiamo con completa leggerezza, semplicità e facilità per il bambino risultano difficili, ardue, complicate come scalare una montagna senza scarponi, fune e piccone. All'interno del libro ci sono anche anche altri temi trattati: il rapporto tra padri/madri e figli, l'importanza di dire sempre la verità, l'amore che lega bimbi in difficoltà agli animali che donano il loro amore incondizionatamente e la fondamentale opera che svolgono l'insegnanti di sostegno che aiutano questi bambini ad affrontare il mondo che li circonda. Un libro complesso per il tema che tratta, non sempre scritto in maniera impeccabile, che mi ha fatto capire quanto sia difficile il mondo per questi bambini per i quali risulta difficile andare alla stazione e prendere un treno e che allo stesso tempo ti risolvono problemi matematici di grande complessità. "Il signor Jeavos disse che mi piaceva la matematica perchè mi faceva sentire al sicuro. Disse che mi piaceva perchè la matematica serve a risolvere i problemi, poi aggiunse che questi problemi erano difficili e interessanti, ma alla fine c'era sempre una risposta chiara e diretta per tutto. Ciò che intendeva era che la matematica non è sempre la vita perchè nella vita non esistono risposte chiare e dirette."