Dopo aver letto ..e ora parliamo di Kevin ero pronta a tutto,ma dopo aver letto Diciannove minuti di Jodi Picoult ho capito che non c'è limite all'orrore. Il protagonista affiancato da tantissimi altri coprotagonisti è Peter un ragazzino che per una vita ha subito soprusi e angherie dai suoi compagni di scuola e alla fine decide di fare una strage amazzando dieci compagni e ferendone gravemente altri diciannove. Mentre nel libro ...e ora parliamo di Kevin il protagonista fin da piccolo ha dimostrato lati crudeli del suo carattere in Diciannove minuti Peter è una vittima il capro espiatorio di tutti i compagni della sua scuola. Fin da piccolo è stato preso di mira tanto che il primo giorno di asilo la sua meravigliosa scatola con Super man sul coperchio è finita fuori dal finestrino dell'autobus con tutto il pranzo preparatogli dalla madre.E' solo il primo episodio di bullismo ai suoi danni. Certo tutto quello che gli è capitato non può giustificare la strage che compirà a diciasette anni. Jodi Picoult ci accompagna nella vita di Peter e di chi gli sta attorno la mammaLacy ostetrica competente, l'amica Josie che si allontanerà da lui per non essere come Peter una perdente.I personaggi sono ben delineati nei rapporti fra genitori e figli con dettagliate storie degli uni e degli altri. L'orrore della strage ci accompagnerà in tutta la seconda parte con ilprocesso e una fine inaspettata e forse un pò affrettata. Buona lettura che consiglio.