Credo che Dan Brown inizi ad essere un po' ripetitivo e a corto di idee. Gli elementi dei suoi libri sono sempre gli stessi: un mistero da svelare, la lotta contro il tempo, una affascinante compagna d'avventure, cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Speravo che con "Inferno" Brown si distaccasse dall'intreccio arcinoto e si avventurasse in qualcosa di nuovo, diverso. Ma niente da fare. L'unico motivo per il quale sono riuscita a terminare questo libro è stata la superba capacità descrittiva dell'autore di luoghi come Firenze, Venezia e Istanbul, effettivamente fa venire voglia di chiudere il libro e correre in un'agenzia per prenotare un viaggio in quei luoghi meravigliosi...magari Dan Brown ha un futuro come tour operator!!! Lo sconsiglio a tutti, specie a chi non ha letto più niente di questo scrittore dopo "Il codice da Vinci".