“C’era una volta un giovane che desiderava ardentemente soddisfare le proprie brame. E fin qui, per quanto riguarda l’inizio del racconto, non v’è nulla di nuovo (poiché ogni storia, passata o futura, che narri di un giovane potrebbe cominciare alla stessa maniera). Ma strano era il giovane e strani i fatti che lo videro protagonista, tanto che egli stesso non seppe mai come andarono veramente le cose. La storia ebbe inizio, come molte altre storie dei tempi andati, a Wall.” Così inizia Stardust di Neil Gaiman, un libro che potrebbe essere definito una fiaba di quelle già trite e ritrite; la storia narra della promessa del giovane Tristan che risulta essere tutto fuorché fattibile per conquistare la bellissima e inarrivabile Victoria. Una scrittura a tratti troppo semplice, ma c’è da dire che questo libro è stato pensato per target di lettori piccini. Mi è piaciuto molto lo scoprire sé stessi attraverso l’avventura e la conquista del desiderio, al di là di questo non mi ha lasciato molto. Ne è stato tratto un film e ho sentito dire che forse è più bello dello stesso libro, sarà vero?