Credo sia migliore del precedente romanzo della Sàncez (Il profumo delle foglie di limoni). La storia mi pare originale: una giovane coppia in vacanza col figlio piccolo, un incidente, lei che entra in una sorta di realtà parallela, un continuo viaggio nel mondo del sogno che però in alcuni punti resta sempre ancorato alla realtà che rivive poi in esso i suoi sensi di colpa che sono poi da interpretare e da far combaciare come in un puzzle una volta ritornati nel mondo reale. Lo stile della Sànchez sinceramente non mi ha colpito, miè sembrato monotono, spesso ripetitivo e superficiale per quanto riguarda la descrizione dei personaggi e delle loro personalità e stati d'animo.