Susan Fletcher, bella matematica, responsabile della sezione di crittologia dell’NSA, viene convocata d’urgenza dal comandante Strathmore che ha scoperto che qualcuno ha inventato un sistema informatico, “Fortezza Digitale”, in grado di controllare la posta elettronica di chiunque, superando qualsiasi sistema di sicurezza. Questo programma è stato ideato dal il giapponese Ensei Tankado che aveva lavorato in passato per l’NSA ma che ha preferito andarsene quando ha capito che l’NSA mirava a realizzare una sorta di Grande Fratello che controllasse la vita di tutti: un cattivo che alla fine si rivelerà meno cattivo di quello che poteva sembrare e che forse mirava a dare una bella lezione sull’importanza della privacy in un’era forse troppo tecnologica. Lo stile è sempre quello di Dan Brown: sicuramente una lettura piacevole e scorrevole, la storia ti prende, con colpi di scena inaspettati, come tutte le opere di Brown e poi, quello che adoro di quest’autore è la capacità di catapultarti in queste meravigliose città, in questo caso Siviglia, sembra di vederti tra i vicoli stretti della bella Siviglia!