Incipit "Il toro selvaggio, immobile, fissava il giovane Ramses. Una bestia mostruosa: zampe grosse come pilastri, lunghe orecchie pendule, una barba dura sulla mandibola inferiore, il mantello bruno e nero. E aveva avvertito la presenza del giovane. Ramses era affascinato dalle corna del toro, ravvicinate e rigonfie alla base per poi piegarsi all'indietro e quindi volgersi all'insù, sì da formare una sorta di casco concluso da punte acuminate, capaci di squarciare la carne di qualsiasi avversario. L'adolescente non aveva mai visto un toro tanto enorme. L'animale apparteneva a una razza temibile, che anche i migliori cacciatori esitavano a sfidare; pacifico nel suo clan, pronto a soccorrere i suoi simili feriti o malati, premuroso nell'educazione dei piccoli, il maschio si trasformava in tremendo guerriero quando se ne turbava la quiete. Infuriato dalla minima provocazione, caricava a velocità stupefacente e non si rabboniva se non dopo aver schiantato l'avversario. Ramses arretrò d'un passo."Il romanzo di Ramses, figlio della luce di Christian Jacq è un famoso scrittore francese ed è anche egittologo. Da questa sua passione sono scaturiti numerosi romanzi sull'Antico Egitto con la saga Ramses(in 5 volumi) ha raggiunto il successo.Appassionata di storie dell'Antico Egitto ho letteralmente divorato i primi quattro libri( purtroppo mi sono persa il quinto che conto di leggere quanto prima..)Ramses II il longevo faraone ( ha regnato 67 anni) viene presentato come un Dio una figura possente anche se molto romanzata. C'è qualche imprecisione storica ( a detta di storici), ma il libro è godibile, una lettura veramente appassionante e magica che consiglio|