America, Italia e Inghilterra Inizialmente un bel libro, anche per la scrittura di fine ottocento e i meravigliosi paesaggi descritti di quell'epoca. La storia in sè però non mi ha convinta e, alla lunga, ha finito con l'annoiarmi tanto è divenuta scontata. Ho letto questo romanzo su consiglio di Miranda, una professoressa che faceva parte del gruppo della biblioteca al quale appartengo. Purtroppo ho ascoltato il suo consiglio troppo tardi per poter poi discuterne con lei. La protagonista, Isabel, è una ragazza piena di idee e di meraviglia per il mondo. Un'innocente eroina. Rifiuta due proposte di matrimonio molto convenienti al fine di conservare la propria libertà e vivere proprio del suo essere libera. Cede però ai tranelli di una donna, Madame Merle, che la convincerà a sposare un suo protetto. Questi risulterà essere un cacciatore di dote. Inconsapevole di tutto ciò, Isabel vivrà una vita infelice riservandosi di rivelare tale infelicità ai suoi amici ed ex pretendenti. Ma, una volta scoperti gli inganni, al capezzale del cugino, si sentirà di nuovo libera di essere se stessa. Non si capisce se lascerà il marito o meno. Il romanzo si svolge tra l'Inghilterra, l'America e l'Italia e l'autore mostrerà le differenze tra questi Paesi, di costume e di idee oltre che della posizione della donna. Splendide sono le descrizioni degli abiti, dei luoghi, dei movimenti e del carattere dei personaggi aristocratici. Splendidamente descritta è la differenza tra ciò che sono in realtà e ciò che devono apparire di fronte alla società. In questo, Italiani e Inglesi erano uguali mentre gli Americani (impersonati dalla signorina Henrietta Stackpole, migliore amica di Isabel) erano già molto più liberali.