La cotogna di Istanbul)
Letteratura italiana

La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna. di Paolo Rumiz

"Gli era difficile quindi capire come quel frutto sgraziato potesse ispirare canzoni appassionate e far guarire persino i malati. Ma un amico, un giorno di gennaio, lo condusse per una buia scala nella sua cantina, gelida e piena di ogni ben di Dio, e lì in un angolo gli scoprì un cesto pieno fino all'orlo di frutti brufolosi, giallo elettrico dal folle profumo, da capogiro, morbido, sensuale e algebrico insieme, un misto di pera, pesca e limone: una cosa che non era per nulla preludio di un sapore, ma l'essenza, anzi la quintessenza, dell'odore, un sublimato quasi artificiale simile a nessun altro; era un frutto che conteneva in sé ancora il fiore, una meraviglia che prometteva il bel tempo nel cuore dell'inverno, era sole, e al tempo stesso luna, era un frutto capace di incarnare entrambi gli astri della vita umana. Così capì: era quello il segreto nascosto nell'odore inconfondibile di biancheria pulita nella pelle di Maša la bella di Serajevo."..... Impossibile spiegare questo libro che è pura poesia Paolo Rumiz scommette sulla forza delle grandi storie e si affida al ritmo del verso, della ballata. Ne esce un romanzo-canzone singolare, fascinoso, avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco. Racconta di Max e Maša, e del loro amore. “Ma voi che ne sapete dell’amore”, ammonisce l’incipit dell’ultima meravigliosa storia raccontata da Paolo Rumiz. Legetelo!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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