Premessa: il libro è senza dubbio valido e consiglio a tutti la lettura. Critica: fagocitato indubbiamente nella decadenza dell'arte del nostro secolo. Il libro corre, galleggia nella superficialità pur toccando punti sensibili che non riesce mai (a mio avviso per la scarsa genialità dell'autore) ad approfondire. Giordano non ha uno stile proprio, rimbalza tra un capitolo e l'altro con la più evidente metodologia commerciale dei giorni nostri e lascia una (buona) impalcatura scheletrica fine a sè stessa: non la riempie di struttura. King (maldestramente) quando commentò il magistrale film di Kubrick "Shining" lo definì paragonato al proprio romanzo "una bellissima automobile senza motore" (a mio avviso si dovrebbe affermare il contrario visto che il film è di gran lunga superiore al libro"; voglio copiare tale citazione descrivendo "La solitudine dei numeri primi": manca quell'alito di vita per renderla al di sopra della sufficienza. Voto 6+