Un assaggio del libro Il Signore di Barcellona di Josè LLorens:IL BRANCO "Contea di Girona, maggio 1052 Scendeva la sera e un drappello di cinque cavalieri torvi e immusoniti cavalcava lungo il sentiero fiancheggiato di faggi che separava la contea di Ampuria da quella di Girona. Dal loro aspetto si capiva lontano un miglio che non erano cacciatori esperti, ma solo un pugno di mercenari fra i tanti che abbondavano in quelle terre, pronti ad usare la spada al servizio del primo signore che volesse ricorrere a quel tipo di milizie per invadere una marca o contendere una proprietà alla contea vicina. Erano partiti di buon mattino per ammazzare il tempo e la noia, pensando che infilzare un cervo con la freccia o cacciare un maialino selvatico sarebbe stato molto più semplice che sgozzre esseri umani in battaglia. Invece l’inesperienza li aveva traditi<. non tenevano in considerazione la direzione del vento e non erano capaci di muoversi nelle macchie senza spezzare rami o fare rumori eccessivi, quindi la battuta di caccia era risultata un fiasco."José Lloréns (Barcellona, 1931), laureato in legge, ha lavorato come impresario nel mondo dello spettacolo. Appassionato di storia, ha cominciato la sua carriera di scrittore poco più che ventenne e le sue opere hanno ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. Il signore di Barcellona è frutto di quattro anni di duro lavoro di documentazione e scrittura.E' la storia di Barbany de Montgri, giovane contadino che si reca a Barcellona. Ha con sè solo un anello e una piccola pergamena che gli serviranno per riscattare la cospicua eredità lasciatagli dal padre. Ha così inizio la grande avventura che lo porterà a diventare un personaggio di spicco nella città dalle mille opportunità. Con grande fiuto e ingegno, Marti si arricchisce sempre più dedicandosi al commercio, ma l'impresa più ardua è quella di diventare cittadino di Barcellona e coronare il suo sogno d'amore contrastato con la dolce Laia, figliastra di un malvagio e influente personaggio. Unbel romanzo storico con qualche inesattezza storica peraltro denunciata anche dall'autore. Un romanzo che ho amato e che mi sento di consigliare a tutti anche a chi non ama il romanzo storico.Leggetelo!