Amore zucchero e cannella, recensito da Gino

Juliet ha sempre desiderato una casa da condividere con la persona che ama, una vera famiglia in cui rifugiarsi. Il primo giorno di convivenza, dopo poche ore dal loro trasloco, Juliet scopre che il fidanzato Simon l'ha tradita con la loro ex coinquilina: il suo cuore è in frantumi e il dolore insopportabile. Juliet farà nuove amicizie, di ritroverà ad affrontare un capo insistente e scoprirà molti segreti del suo passato... La storia è raccontata in prima persona da Juliet, che in modo un po' confusionario racconta i fatti della sua vita attuale intervallati da ricordi del passato. Ogni capitolo è presentato da consigli tratti da riviste o libri anni 50/60 per perfette casalinghe cosa che ho apprezzato molto, davvero divertenti tra l’altro! Crollato il mondo, Juliet deve risorgere dalle sue ceneri, ma la protagonista di Amy Bratley è tutto tranne che un’araba fenice. Sente di fare una scelta sbagliata dietro l’altra, cova rancore per se stessa, per chi l’ha tradita e se si lascia un po’ andare (ubriacarsi e finire a letto con qualcuno) inizia a flagellarsi ripetendo instancabilmente “io non sono così”, “io non sono una rovina famiglie”. A questi attacchi di puritanesimo, trova la risposta nel vecchio libro di sua nonna Violet per diventare una massaia provetta e inizia a creare cose fatte in casa, precisamente dei grembiuli. I Personaggi nel libro non vengono descritti molto e questa è una della tante note negative forse anche perché è il primo libro di questa autrice che avrà modo di crescere o almeno si spera…Inoltre ancora una volta non mi spiego come vengono tradotti i titoli di questi libri se si pensa che il titolo originale del libro era “The girls' guide to homemaking, (La guida delle ragazze per fare cose fatte in casa) mmm bah, pensando a traduzione insensate mi viene anche in mente Il profumo delle foglie di limone della Sanchez che di limoni nel libro neanche l’ombra ma vabbè….C’è amore, un po’ di zucchero quà e là ma la cannella forse se la sarà fumata…?Mi cara Juliet queste cose non si fanno che casalinga sei…?!Un libro carino per qualche ora di lettura tranquilla un po’ alla Bridget Jones per capirci. "In definitiva, ciò che fa di una casa un vero focolare domestico è la famiglia. Non importa dunque che sia linda e pinta; senza una famiglia non sarà mai nient'altro che una casa ordinata". Nel libro ci sono anche due ricette e mi è sembrato giusto riportarle una per dei cioccolatini e un’altra per un drink: TARTUFI AL CIOCCOLATO Ingredienti 210 g di cioccolato fondente 210 ml di panna da montare 30 ml di burro senza sale Noccioline o uvetta (a scelta) Cacao in polvere e/o granella di nocciole Preparazione Spezzettare la cioccolata e metterla da parte. In un pentolino, riscaldare la panna da montare a fiamma moderata e una volta portata a ebollizione, aggiungere la cioccolata in pezzi. Mescolare fino a far sciogliere completamente la cioccolata ottenendo un composto senza grumi; aggiungere quindi il burro. Continuare a mescolare fino ad avere un impasto cremoso. Aggiungere noccioline o uvetta, o qualunque altra cosa a scelta. Lasciare raffreddare il composto (per fare prima si può anche usare il frigorifero); poi, una volta freddo, formare delle palline con l’aiuto di un cucchiaio. Rotolare i tartufi nel cacao in polvere o granella di nocciole. Servire con una cucchiaiata di panna montata al brandy. DRINK Ingredienti Circa 30 cl di tequila (io raddoppio, considerando la costituzione delle ragazze moderne) Un pizzico di Triple Sec Succo di mezzo lime o limone Preparazione Versare su ghiaccio tritato e shakerare. Sfregare il bordo di un bicchiere a calice con la buccia di limone o lime, aggiungere del sale. Versare e servire.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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