La chiave di Salomone)
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La chiave di Salomone, recensito da Gino

Più che un libro lo definirei un saggio,in quanto l’autore riporta articoli e statistiche fatte da celebri come Christopher Wren, architetto che collaborò alla ricostruzione di Londra dopo il grande incendio del 1666,Pierre Charles L’Enfant, anche lui architetto che fu scelto da George Washington nel 1791 per progettare la capitale degli Stati Uniti,Guaquelin che è stato uno tra i primi astrologi a condurre ricerche statistiche nel tentativo di dare basi scientifiche all'astrologia. Questi sono solo alcuni dei tanti nomi in cui si fa riferimento nel libro. Lo studio della massoneria diviene marginale con nozioni estemporanee come Le tavole di tracciamento dei tre gradi dell’Arte,che rappresentano i principali simboli massoni.Nella tavola del primo grado compaiono tre colonne che indicano i principi di saggezza,forza e bellezza cui si inspira ogni loggia. Nella tavola del secondo grado la scala a chiocciola simboleggia il cammino verso le altezze spirituali della consapevolezza,da compiersi mediante la ripetizione dei riti massonici. Nella tavola del terzo grado il teschio è l’emblema della caducità umana,e gli strumenti di lavoro ricordano la necessità di operare diligentemente per sperare in una ricompensa nella vita ultraterrena. In definitiva un libro che doveva avere come fulcro centrale la vita di George Washington e la relativa correlazione con i movimenti massoniani è vana,in quanto l’autore divaga con altri argomenti che potevano essere tralasciati.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2011
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La chiave di Salomone

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