E' un'antologia sulle opere sia in prosa che poetiche della scrittrice che tanto vuoto ha lasciato con la sua morte. Il vuoto che lascia un poeta è però pieno delle sue parole che possiamo leggere proprio in questa antologia anche una decina di inedite, ma molto significative.Accanto alle prose autobiografiche “L'altra verità” e “Lettere al dottor G.”, che testimoniano la straziante discesa agli inferi del manicomio, vengono riproposti integralmente i suoi racconti, da “Il ladro Giuseppe” alle suonate liriche di “Delirio amoroso” a “Il tormento delle figure”. Una sezione di aforismi, fulminanti e divertentissimi, documenta la sua ventennale attività. E' un volme cofanetto di oltre 1000 pagine, ma che letto commuovendomi leggendo la sua storia e meravigliandomi della sua grande cultura. "Te l'ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire." (Alda Merini) Grande Alda! da leggere!