Dopo essermi molto divertita con il gruppetto di ottuagenari "INPS dixit" scoperti ne"Il re dei giochi" ,mi sono presa i due della trilogia che mi mancavano. "La briscola in cinque" è il primo e sinceramente, pur trovandolo una lettura piacevole, ho riso meno che nell'altro. Ho ...avuto la sensazione che i tanto famigerati e simpatici vecchietti del BarLume qui fossero ancora immaginati come personaggi secondari rispetto al Barrista Massimo,vero protagonista della storia e risolutore del mistero.Ne "Il re dei giochi" al contrario i nonnini terribili sono dei co-protagonisti e spesso e volentieri rubano la scena a colui il quale dovrebbe essere il protagonista principale. L'impianto dei due romanzi è lo stesso: un omicidio in una immaginaria località della Versilia, viene risolto tra una chiacchiera da bar, un pettegolezzo e un assioma matematico. La cosa più piacevole è l'ironia di Malvaldi. Tre stellette son poche però...io darei un 3,75.