La ballata di Mila, recensito da brontolo

Il Veneto è territorio di guerra, l'economia della regione è in mano a due bande rivali, la mafia locale e le nuove mafie cinesi. Questa situazione nel libro è ben descritta, ma non realmente approfondita, e rimane tutto solo come sfondo alle azioni di vendetta della protagonista, un'eroina dura e spietata che mi ha ricordato certi personaggi dei manga giapponesi che volteggiano in aria e colpiscono sferrando calci alla giugulare e maneggiando allo stesso tempo una micidiale katana. Una ragazza in cerca di vendetta, che agisce solo seguendo la legge del taglione, la sua vendetta sarà compiuta solo con un bagno di sangue. E' un libro che evoca molte immagini cinematografiche, dai duelli sotto il sole nel deserto del west americano a Kill Bill e pure qualche scena di buon sano kung fu orientale alla Bruce Lee. Ho qualche perplessità sulle pagine dedicate al diario ,racconto della protagonista, ritengo che spezzi troppo il ritmo, Credo inoltre che la definizione "pulp-noir" non sia ancora troppo calzante , almeno quella di noir, in quanto l'attenzione è troppo concentata sull'azione , sulle sparatorie e sui volteggi di Mila, a scapito degli altri temi del libro. Rimane in ogni caso una lettura piacevole , con qualche battuta decisamente ironica , cosa che ,ormai si sa, io apprezzo in modo particolare. Sono decisamente curiosa di leggere il prossimo.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2011
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La ballata di Mila

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2016
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I medici. Una dinastia al potere

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2020
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La corona del potere

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