“Voglio ricordare le superate mie cattiverie e le carnali corruzioni dell'anima mia, non perché io le ami, ma affinché ami te, o Dio mio”Le Confessioni di Sant'Agostino, scritte dal 397 fino al 400 anche se sulla data ci sono molte teorie. In sostanza un'opera di 1500 anni fa eppure ancora così attuale.un'opera divisa in 13 libri, nella quale Agostino ha voluto porre davanti a Dio e a noi tutti il ricordo della sua anima e, con una profonda umiltà, manifestare il suo vecchio e nuovo “io”. Prenderò in considerazione la versione che ho letto io. Ne ravviso 3 parti:all'inizio Agostino elenca i suoi peccati raccontando la sua infanzia e giovinezza confessando i suoi peccati. Nella seconda parte parla del suo avvicinamento al Manicheismo dopo aver letto un'opera Hortensius di Cicerone ( andato distrutto) e la sua conversione elevando lodi a Dio ed infine negli ultimi capitoli confessa il suo credo in Dio. Una lettura certamente impegnativa soprattutto per chi non ha basi di studio della filosofia come me. Però direi che l'opera è estremamente istruttivo da leggere . La ricerca del rapporto con Dio è un tema sempre attuale e il viaggio dell'anima di Agostino è in fondo il viaggio che ognuno di noi intraprende nella vita , "Ma a chi racconto queste cose? Non certo a te, mio Dio, ma dinanzi a te io racconto ai miei simili, al genere umano, per quanto pochi possano essere coloro che avranno modo di conoscere questo scritto. E a quale scopo lo faccio? Evidentemente perché io e chiunque mi leggerà possiamo considerare da quale abisso dobbiamo levare a te il nostro grido. E cosa c'è di più vicino alle tue orecchie di un cuore che si confessa a te e di una vita che vive di fede?" Da "Le confessioni" di sant'Agostino, cap.3.5 Sant'Agostino è nato a Tagaste ((Numidia) nel 354 d.C e morto a Ippona (Africa) nel 430 d.C.