Sufficiente ma nulla di più. Si lascia leggere velocemente e non annoia, e questa è la parte positiva. La scrittura è semplice semplice e non esce mai da una linearità elementare. I personaggi sono molto superficiali e troppo uniformi nel linguaggio. Anche negli anziani coprotagonisti, che dovrebbero creare quello sfondo di ilarità cercato dall'autore, i dialoghi sono monocordi, con battute che sembrano prestate loro da un'altra generazione. Se considero poi che la soluzione dell'enigma l'avevo intuita già a metà libro, anche la dose di sorpresa, personalmente, è mancata. Per inciso, la Vargas è tutt'altra cosa. Voto 6-