In questa indagine Teresa Battaglia è alle prese con un omicidio avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale le cui uniche tracce sono rappresentate dal sangue con cui è stato dipinto un quadro che rappresenta la probabile vittima. Trovare l'assassino sembra dunque impossibile, e a complicare ulteriormente l'indagine si aggiunge lo stato di salute del commissario Battaglia che continua a peggiorare portandola in più occasioni a commettere degli errori che mettono a repentaglio la sua vita e quella della sua squadra. Rispetto al primo libro che vede Teresa Battaglia come protagonista, questo risulta più lento e difficoltoso nella lettura, poco avvincente e a tratti noioso e ripetitivo. Vale la pena portarlo a termine per la singolarità della storia e per il dettaglio con cui vengono descritti i luoghi in cui si svolge.