Un intrico di racconti, di anime, di mondi e di storie, talvolta surreali e parossistici, talaltra schietti e molto realistici. A fare da sfondo un vecchio tram romano, che sferraglia rumoroso e traballante per le strade della capitale, offrendosi come occasionale ricovero di anime che sembrano vagare senza meta e senza una vera ragione. La penna di Salamida è ironica e frizzante, cinica e compassionevole, sarcastica e ispirata: magari non in ogni pagina, magari non in ogni racconto, ma alla fine della corsa si scende tutti dal vecchio tram n. 30 soddisfatti e sorpresi di avere assistito a un vero e proprio spettacolo teatrale.