Elisabetta Rasi: È una scrittrice e giornalista italiana. Studiosa di narrativa ottocentesca, è cofondatrice delle Edizioni delle Donne. Ha pubblicato saggi di letteratura al femminile: La lingua della nutrice (1978), Le donne e la letteratura (1984), Ritratti di signora (1995). Si è volta alla narrativa con La prima estasi (1985), opera di scrittura meditativa e introspettiva. Successivamente ha pubblicato Il finale della battaglia (1987), L’altra amante (1990), Mezzi di trasporto (1993), Posillipo (Rizzoli 1997), Tra noi due (Rizzoli 2002), La scienza degli addii (Rizzoli 2005) e Le disobbedienti (2019). Che cosa unisce Artemisia Gentileschi, stuprata a diciotto anni da un amico del padre e in seguito protagonista della pittura del Seicento, a un'icona della bellezza e del fascino novecentesco come Frida Kahlo? Qual è il nesso tra Élisabeth Vigée Le Brun, costretta all'esilio dalla Rivoluzione francese, e Charlotte Salomon, perseguitata dai nazisti? C'è qualcosa che lega l'elegante Berthe Morisot, cui Édouard Manet dedica appassionati ritratti, alla trasgressiva Suzanne Valadon, l'amante di Toulouse-Lautrec e di tanti altri nella Parigi della Belle Époque? Malgrado la diversità di epoca storica, di ambiente e di carattere, un tratto essenziale accomuna queste sei pittrici: il talento prima di tutto, ma anche la forza del desiderio e il coraggio di ribellarsi alle regole del gioco imposte dalla società. Ognuna di loro, infatti, ha saputo armarsi di una speciale qualità dell'anima per contrastare la propria fragilità e le aggressioni della vita: antiche risorse femminili, come coraggio, tenacia, resistenza, oppure vizi trasformati in virtù, come irrequietezza, ribellione e passione. Elisabetta Rasy racconta, con instancabile attenzione ai dettagli dell'intimità che disegnano un destino, la vita delle sei pittrici nella loro irriducibile singolarità. Incontriamo così la giovanissima Artemisia, in fuga dalle calunnie romane dopo un processo infamante, che si fa strada nella Firenze dei Medici ma non vuole rinunciare all'amore. VigéeÉlisabeth Le Brun, acclamata ritrattista di Maria Antonietta, che attraversa l'Europa contesa dalle corti più importanti senza mai staccarsi dalla sua bambina. Berthe Morisot, ostacolata dalla famiglia e dai critici accademici, che diventa la première dame degli Impressionisti. La scandalosa Suzanne Valadon, amante e modella dei grandi artisti della Parigi di fine Ottocento, che sceglie di farsi lei stessa pittrice combattendo la povertà e i preconcetti. Charlotte Salomon che, quando sente avvicinarsi la fine per mano del boia nazista, narra la sua breve e tempestosa vita in un'unica sterminata opera che al disegno unisce la musica e il teatro. Frida Kahlo, straziata dalle malattie fin dalla più giovane età, che sfida la sofferenza fisica e i tormenti amorosi con le sue immagini provocatorie e il suo travolgente look.Elisabetta Rasy, guardano negli occhi chi legge e invitano a scoprire l'audacia con cui hanno combattuto e vinto la dura battaglia per affermarsi – oltre i divieti, gli obblighi, le incomprensioni e i pregiudizi –, cambiando per sempre, con la propria opera, l'immagine e il posto della donna nel mondo dell'arte.«Le disobbedienti è perfetto: perché non poggia su tesi astratte, sociologismi, attualizzazione tirate per i capelli o femminismo a buon mercato. No: poggia sulla storia, anzi sulla storia dell'arte e dunque sulla biografia degli artisti, che in questo caso sono sei artiste» - Tomaso Montanari, Il Venerdì«Le artiste di cui scrivo sono diverse tra loro per epoca, situazione familiare, carattere. Povere o benestanti. Istruite o quasi analfabete. Ma c'è qualcosa di essenziale che le accomuna: il talento e la voglia di non piegarsi alle regole imposte dalla società del loro tempo» Quest'anno per caso ho letto parecchi libri che parlano d'arte e quasi sempre al femminile. Le disobbedienti sono sei artiste delle quali ho già letto qualche libro Parlo di Artemisa e Frida Kalo le altre invece non le conoscevo come la ritrattista di Maria Antonietta Elizabeth Vigeè Le Brun o la scandalosa modella Suzanne Valadon che diventa pittrice a sua volta e la sfortunata Charlotte Salomon uccisa dai nazisti e Berthe Morisot prima impressionista donna Apparentemente niente accomuna queste artiste se non la forte determinazione di affermarsi in un mondo dell'arte prettamente maschile.Questo è un libro per chi ama l'arte ed è incuriosito dalla vita di donne che superano il muro compatto che il mondo maschile erge per frenare l'estro e il talento di una donna. E' successo alle scrittrici ,ma grazie all'impegno e al sacrificio di artiste che sono state dichiarate delle disobbedienti ad un epoca che voleva le donne dedite ad allevare i figli a ricamare e nei casi più rari a suonare il pianoforte. Grazie a loro il mondo femminile piano piano si è affermato in tutti i campi. Molto interessante la lettura che consiglio