Notizie sull'autore: leggi qui https://www.ibs.it/libri/autori/Philip%20Roth Descrizione:Pubblicato per la prima volta nel 1959, "Goodbye, Columbus" è la storia di Neil Klugman e della bella e determinata Brenda Patimkin. Lui vive in un quartiere povero di Newark, lei nel lussuoso sobborgo di Short Hills, e si incontrano durante una vacanza estiva, tuffandosi in una relazione che ha a che fare tanto con l'amore quanto con la differenza sociale e il sospetto. Questo romanzo breve è accompagnato da cinque racconti, il cui tono va dall'iconoclasta al sorprendentemente tenero. Cosa ne penso io:Il suo esordio mi è bastato per confermare la mia assoluta preferenza per questo autore che sa essere dissacrante, tenero,al contempo a tratti poetico, che racchiude la sua consapevolezza dell'essere ebreo, ma che accoglie anche tutte le religioni. Ha scritto questo libro a soli 25 anni già vi troviamo le sue tematiche com per esempio nel racconto " Difensore della Fede ", in cui conosciamo il soldato Grossbart, un tipico personaggio Rothiano. Ebreo fino al midollo, fiero di esserlo e rivendicante la propria diversità, si infastidisce e non gli va che gli altri lo considerino diverso, anche se è proprio lui a fare di tutto per porsi in un modo diverso con gli altri!Notevoli anche i racconti «Epstein» e «Eli il fanatico». Non a caso il volume fu premiato con il National Book Award, primo di una lunga serie di riconoscimenti conferiti all'autore, anche se gli attirò la prima accusa (cui altre seguirono) di essere un «self-hating jew», ossia un ebreo visceralmente antisemita, che si riconosce nelle proprie origini ma allo stesso tempo le disprezza. (considerazioni tratte da recensioni che condivido).Sono contenta di fare un percorso leggendo i libri di Roth e notare il progressivo avanzare di un genio!