L'ultimo libro di Joel Dicker conferma la sua capacità di catturare il lettore fin dalle prime pagine con una trama avvincente ed un ritmo narrativo incalzante e accattivante. La scomparsa di una giovane giornalista aspirante scrittrice getta ombre su un caso di quadruplice omicidio che aveva sconvolto la ridente cittadina di Orphea e che, apparentemente, era stato risolto dai due poliziotti Rosenberg e Scott. La scoperta del cadavere di Stephanie Mailer impone la riapertura delle indagini, il dubbio che vent'anni prima non fosse stato individuato il colpevole di quel delitto efferato diventa una certezza. Tutti i cittadini di Orphea diventano potenziali sospettati, ai due investigatori si unisce Anna Keller, vice comandante della polizia di Orphea con un passato da negoziatrice. Tra tuffi nel passato, colpi di scena e inversioni di marcia la narrazione scorre veloce fino alle ultime pagine in cui viene svelato il nome dell'assassino. Al lettore rimane l'amara sensazione che (forse) chiunque, se messo nelle condizioni di farlo da crudeli scherzi del destino, potrebbe diventare un assassino. Da leggere tutto d'un fiato.