La passione smodata per i libri, l'amore viscerale per ogni storia, la ricerca affannosa della fuga dalla realtà attraverso la lettura sono sullo sfondo della storia di Margaret Lea che suo malgrado si ritrova a dover scrivere la vera storia di Vida Winter, la cui fama di scrittrice è seconda solo all'alone di mistero che circonda la sua storia. La narrazione scorre veloce, la storia delle gemelle March appassiona e ossessiona Margaret che tanto di sè ritrova nel rapporto spasmodico e simbiotico di Adeline e Emmeline; ma le parole della scrittrice non convincono mai appieno la sua biografa che spesso cerca riscontro nella realtà dei fatti che le vengono raccontati. Margaret è convinta che Vida sia Adeline, convinzione che si rafforza quando scopre che insieme a lei vive la sorella Emmeline ormai sfigurata da un terribile incendio. Ma dopo il ritrovamento del diario della loro governante Hester, finalmente capisce che in realtà le sorelle erano in tre, due gemelle frutto dell'amore incestuoso tra fratello e sorella e una nata da una violenza. Il mistero rimane fino alle ultime pagine in quanto non è chiaro se la donna sfigurata sia Emmeline o Adeline. Ho trovato questo romanzo ben scritto, piacevole e scorrevole da leggere. Lo consiglio.