“…cercare la verità è giusto e nobile, ma il punto è che… sarebbe meglio fare solo quello. Voglio dire: cercarla in continuazione… possibilmente senza trovarla mai. Perché poi, quando la trovi, la verità non è mica detto che ti faccia stare meglio. Se una verità ti soddisfa fino in fondo, probabilmente te la stai aggiustando. La verità non ha mai quel sapore rotondo, capite? […] Non vogliamo la verità, anzi, paghiamo volentieri perché ci spostino la verità dove possiamo non vederla. […] un’altra cosa che ho capito è che… la verità non è eterna. Anche la verità, dopo un po’, muore. E la verità, ve l’ho detto, non è sempre piacevole da guardare in faccia. Se ve la mostrassi da cadavere non la riconoscereste, anzi, vi voltereste dall’altra parte per lo schifo… […] Io ho solo paura della verità.” Dario Corbo pensava di averla trovata la verità. Per ben 25 anni tutti hanno creduto a quella raccontata da lui sul caso che ha sconvolto un piccolo paese della Versilia: l’uccisione della diciottenne Irene per mano della facoltosa Greta, sua rivale in amore. Una verità chiara a tutti, inoppugnabile. La viziata Greta non aveva perdonato l’innocente Irene per l’affronto subito; lei, abituata ad avere tutti ai suoi piedi, non aveva potuto accettare di essere scaricata così dal bel Corrado. Ma la verità, si sa, non ha mai un solo volto. È difficile riportare a galla il passato, ma è quanto gli è stato chiesto da un grande editore e per un cospicuo gruzzoletto, che non fa di certo scomodo ora che la moglie l’ha lasciato e il giornale per cui lavorava gli ha dato il benservito. E allora il caso si riapre, si riprendono in mano i fascicoli, si ricomincia la giostra. Ma stavolta il panorama è diverso, altri dettagli vengono alla luce e poi c’è lei, Greta, il fulcro di tutto, lei che è allo stesso tempo il peccato e l’innocenza. E Corbo, anche se vorrebbe mollare, decide di andare a fondo, di volerla conoscere questa verità, anche se scomoda, anche se potrebbe non piacere a nessuno. E allora insieme a lui ci improvvisiamo noi stessi giornalisti, detective, magistrati e stiamo sempre a un passo dal capire come si sono svolti davvero i fatti, ma poi tutto si stravolge e cambia il finale, finché si arriva a una sola e unica versione: la Verità.