Fermo restando che il format narrativo di Dan Brown è sempre quello, questa volta la storia, a mio giudizio, fa acqua da tutte le parti. Queste fantomatiche risposte alle domande "Da dove veniamo?" e "Dove andiamo?" non solo sono un notevole condensato di ovvietà ma non giustificano tutto l'apparato narrativo che gli è stato costruito attorno. Inoltre, i risvolti più importanti del racconto vengono individuati immediatamente da un lettore attento. Ma la goccia che ha fatto cadere questo libro nel ridicolo è la rivelazione della natura omosessuale del re di Spagna che dopo la morte della consorte ha intrattenuto una relazione platonica con il vescovo. Il sensazionalismo ha portato ad un risultato scadente, preferisco Dan Brown che scrive del passato molto di più di quello che ha reso mediocre la previsione del futuro. Pessimo.