Notizie sull'autore: Vera Brittain (1893-1970), tra le prime donne ammesse a Oxford, è stata scrittrice, giornalista, intellettuale pacifista e attiva nelle battaglie per i diritti delle donne. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale come infermiera volontaria e avervi perso il fidanzato, il fratello e gli amici più cari, nel 1933 pubblicò Testament of Youth, subito definito dalla critica «il libro capace di spiegare una generazione alla successiva», divenuto un classico della letteratura inglese. Per sua espressa volontà, le sue ceneri sono sparse sull’altopiano di Asiago, dove è sepolto il fratello. Breve trama:"Sono stata sveglia l'intera notte per leggerlo" - Virginia Woolf Nel 1914 Vera Brittain si affaccia alla giovinezza. È brillante e anticonformista, decisa a cambiare un destino di moglie gentile e madre paziente diventando una delle prime donne ammesse in un selettivo college di Oxford. Con l'egocentrismo dei suoi vent'anni, inizialmente Vera considera la grande guerra soprattutto una scomoda interruzione delle proprie attività. Ma la portata degli eventi che stanno travolgendo l'Europa diventa presto chiara: la devastazione non è solo materiale, ma anche psicologica e spirituale. Lasciata Oxford, Vera diventa infermiera volontaria e serve la patria a Londra, a Malta, in Francia, mentre il fratello, il fidanzato, gli amici più cari perdono la vita nelle trincee. Sopravvivere a tutto e tornare a un nuovo genere di "normalità" non sarà facile. Dopo una risurrezione difficile ma necessaria, divenuta scrittrice e giornalista, Vera raccoglie le sue memorie in quest'opera incisiva e struggente, testamento ideale e tributo alla sua generazione. Il libro è un classico della letteratura inglese, perché attraverso la propria storia, vivida e sincera, Vera non racconta soltanto la disillusione e il dolore, ma anche il cammino di maturazione delle idee per le quali ha combattuto tutta la vita, armata solo della sua penna: pacifismo e lotta per i diritti delle donne. Cosa ne penso: Sono sincera Ho fatto molta fatica a finirlo. Alla fine documentandomi sull'autrice ho capito perchè. Praticamente è un classico e come tale ha lo stile piuttosto pesante. Però la storia è bella anche perchè parla della vita dell'autrice costellata da perdite importanti durante la Grande Guerra. Prima perde il suo fidanzato, poi un caro amico e alla fine il fratello. Lo stile è lento appesantito da numerose poesie alcune molto belle altre meno. Particolare interessante parla dell'Altoèpiano di Asiago dove il fratello ha perso la vita. Come sempre quando i libri parlano per esperienza diretta della guerra val sempre la pena leggerli. Ne consiglio la lettura.