Un pilota di aereo, precipitato nel deserto, incontra un bambino semplice, che per prima cosa gli chiede "Mi disegni una pecora?". Allibito, il pilota, disperato per la situazione in cui si trovano, non si capacita di questa ed altre richieste strane del bambino. Questi, poco per volta, dice di essere il principe di un lontano asteroide, sul quale abita solo lui e una piccola rosa, molto vanitosa, che lui cura e ama. Il piccolo principe racconta che, nel suo vagare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, ciascuno dei quali gli ha insegnato qualche cosa. La cura per la sua rosa lo ha fatto soffrire molto. Ora però che è lontano, il Piccolo Principe scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva. Il piccolo principe, proveniente dall'asteroide B612, aveva bisogno della pecora per farle divorare gli arbusti di baobab prima che crescessero e soffocassero il suo pianeta. E da qui inizia il racconto dei pianeti che il piccolo principe ha visitato, con gli strani personaggi che li abitano. Da ciascuno di essi il piccolo principe se ne va con l'idea che i grandi siano ben strani, e con un piccolo insegnamento per sé. Una favola dolcissima, il suo messaggio principale e' di guardare al mondo con l'incredulità e la meraviglia di un bambino e di ricercare dentro di noi quel piccolo principino biondo, "tutti i grandi sono stati bambini una volta (ma pochi di essi se ne ricordano)". Un classico della letteratura per l'infanzia, ma che rimane un libro fantastico per adulti che amano viaggiare con la fantasia.