Incipit "Diversa da tutte le altre... I lampi. Mi hanno sempre colpita i lampi. Ma una volta è successo davvero. Non dovrei ricordarlo perché ero poco più di una poppante, invece me lo ricordo, eccome! Ero in un prato e c'erano dei cavalli, dei cavalieri... Poi scoppiò un temporale e una donna - non era la mamma - mi prese in braccio e mi portò sotto un albero. Mi teneva stretta stretta e io guardavo in alto le foglie scure contro il ciclo bianco. Ci fu un gran rumore, come se tutti gli alberi fossero crollati di colpo intorno a me, e una luce, una luce abbagliante, come il sole quando lo guardi troppo a lungo. E un ronzio mi passò attraverso il corpo. Mi pareva di aver preso in mano un pezzo di brace... c'era odore di carne bruciata e una specie di dolore, eppure non faceva male; ma mi sentii rovesciare come un calzino. La gente mi toccava e mi chiamava per nome ma io non fiatavo. Mi portarono via e poco dopo mi ritrovai avvolta in qualcosa di caldo, non una coperta, qualcosa di liquido. Era acqua: io la conoscevo l'acqua... la nostra casa era vi¬cina al mare, lo vedevo sempre dalla finestra. Poi aprii gli occhi ed è come se da allora non li avessi più chiusi. Il fulmine uccise la donna che mi teneva in braccio e le due ragazze accanto a lei, ma io la scampai. Dicono che prima della tempesta fossi una bimba tranquilla e malaticcia e che dopo venni su vivace e bella sveglia. Non so se è vero, ma il ricordo di quel lampo mi attraversa ancora, come un brivido." Inizia così Strane creature di Tracy Chevalier l'autrice de La ragazza con gli orecchini di perla. Il libro è la vera storia di Mary Anning, una ragazzina vissuta 200 anni fa in uno sperduto villaggio sulla costa inglese, che si affaccia sulla manica. Il villaggio si chiama Lyme e poichè molti re vi venivano in villeggiatura al nome fu aggiunto Lyme Regis. Nel romanzo si accenna anche alla visita di Jane Austen. Ma Mary Hanning nel 1811 diventò famosa non solo perchè da bambina scampò miracolosamente ad un fulmine, ma perchè con la sua passione per i fossili scoprì animali preistorici ormai estinti. Nel romanzo due sono le figure femminili che si alternano nella narrazione e la loro amicizia diventerà un romanzo nel romanzo.Elizabeth Philpot è una donna ancora giovane, ma per i canoni dell'epoca ormai zitella che si trasferisce a Lyme con le due sorelle che anche loro si avvieranno allo zitellaggio, causa anche alla loro mancanza di mezzi. Elizabeth è una donna colta una‘blue-stocking’ come venivano chiamate le donne con una certa cultura nell'800, che si appassionerà alla ricerca dei fossili e che per questo farà amicizia con Mary Anning,ch proviene da una famiglia di poveri artigiani (il padre fa il falegname e la madre lava la biancheria dei ricchi, per guadagnare due soldi), non si è mai allontanata da Lyme e finirà per mantenere la famiglia con un’ammonite, una belemnite, un giglio di mare, o un altro di quelli che la gente comune chiamava ‘ninnoli’ i fossili appunto. Interessante in questo libro è la descrizione dei fossili e la diatriba anche religiosa che si scatenerà al ritrovamento di resti di animali preistorici vista l'opinione imperante che il mondo fosse immutato fin dalla creazione.Bella anche la descrizione dei paesaggi e l'intreccio fra le due amiche con una delicata descrizione di gelosia tipicamente femminile fra le due. Basta così non mi resta che consigliarlo caldamente in questo romanzo c'è tutto quello che un lettore cerca, sentimenti, dati scientifici, amore e gelosia. Molto bello!