Madame Rosa. Delizioso. E' stato un piacere per l'anima leggere il mondo attraverso gli occhi saggi di Momò che sa vedere i pagliacci azzurri e la bontà nelle persone che lo circondano. Madame Rosa è una ex lucciola che ha allevato Momò perché, dopo aver cessato di esercitare la professione, si è mantenuta ospitando a pagamento i figli di altre prostitute. Nel libro è ormai vecchia, grassa, con pochi capelli in testa ma Momò riesce a vederla ancora giovane ed affascinante, riesce ad amarla, ostinatamente, proprio nel momento in cui lei è meno bella. Leggendo continuavo a sentire nella testa una voce maschile profonda che ripeteva "madame Rosa". Perché? Perché io ho "conosciuto" una Madame Rosa proprio una decina di giorni fa, radiosa e bellissima, in uno stupendo bianco e nero su uno schermo cinematografico nella "casa" di Madame Tellier in uno degli episodi di Le Plaisir tratto da una novella di Maupassant (Max Ophuls, 1952) e la voce che sentivo è quella affascinante di Jean Gabin che si prende una cotta per la bella Madame Rosa e continua a ripetere queste due parole. Sarà il caso ma anch'io sono riuscita a vederla come era "prima". Prima di essere portata nel Vélodromo d’Hiver, prima della deportazione, prima di ogni cosa brutta. Proprio come Momò, che nel libro assiste al doppiaggio di un film in cui la stessa scena si riavvolge su se stessa tante volte, sono riuscita a far tornare la pellicola alla scena in cui tutto è bello e quasi commovente come questa storia raccontata da un ragazzino magico con il suo pagliaccio azzurro e un ombrello vestito con abiti maschili a fargli compagnia. Ecco Madame Rosa: http://vimeo.com/23898882