Finito di leggere finito Buio prendimi per mano di Dennis Lehane. Pat Kenzie, investigatore privato, ha l’incarico di proteggere il figlio di una nota psicologa perseguitato da minacce e messaggi anonimi. Sembra un caso facile. È l’inizio di un incubo. Una serie di terrificanti omicidi, apparentemente senza legami, lo riporta di prepotenza nel passato, agli anni vissuti in uno dei quartieri più degradati di Boston. Le vittime, su cui l’assassino ha infierito orribilmente, sono tutte persone che Pat Kenzie ha conosciuto. E il prossimo bersaglio potrebbe essere lui. Il thriller in sé è più che buono, ricco di situazioni macabre, di personaggi pittoreschi, divertenti, ma anche di cattivi davvero paurosi. L’intreccio è anche piuttosto complicato, pieno di tante piccole giravolte che ci prendono letteralmente per mano durante la lettura. La prima parte è più descrittiva e serve a farci prendere confidenza con i protagonisti Patrick, Angie e Bubba. L’autore non ha saputo fino in fondo sfruttare la storia,l’ho trovato un normale thriller americano a tratti anche noioso che non potrebbe essere paragonato ai livelli di Larsoon o delle cicliche conferme di Faletti.