Giancarlo Galleti, con "I Quattro Re", arricchisce finalmente il panorama della letteratura italiana contemporanea offrendoci un genere letterario fresco e innovativo. Un patchwork nel quale ogni tassello è totalmente diverso dall'altro per genere, ma che l'autore cuce con il suo ago magico alla perfezione, fino ad offrirci una storia che ci introduce in un mondo che, capitolo dopo capitolo e, spesso, anche capoverso dopo capoverso, è in continua evoluzione, ora assumendo una tinta, ora assumendone un'altra. Una miscela di stile gotico, attualità, noir, giallo, horror, spesso sfiorando anche il genere più delicato del romanzo rosa, ci offre un ventaglio di generi letterari condensati in un unico stile del tutto originale e genuino. Una storia ai confini della realtà, nella quale l'autore mescola con sapienza aspetti della propria vita alla fiction, coinvolgendo il lettore non solo intellettualmente, ma soprattutto emotivamente alla vicenda narrata. Alla chiusura de "I Quattro Re" succede la magia che solo pochi altri libri regalano: si sente la mancanza dei personaggi chiave del romanzo, come se fossero reali, risultando essi così coinvolgenti da prendere vita da soli nella mente e nel cuore del lettore.
La storia è quella di un uomo solo, che vive la sua vita ogni giorno senza percepire lo scorrere del tempo, vivendo della magra eredità del padre, per lo più in solitudine in uno sperduto paesino di collina immerso nel verde, ben poche volte in compagnia di amici. L'arrivo inaspettato della figlioletta Anna, nata da un'avventura durata una notte con una ragazza che decide volutamente di non occuparsi della bimba, irrompe come un uragano nella vita dell'uomo. Il tempo prende un senso, il mondo, "goticamente" grigio vissuto fino ad allora, si colora delle tinte fortissime e vivaci che solo l'occhio di un genitore può vedere contemplando il sangue del suo sangue. All'inizio la piccola famigliola se la cava bene, l'uomo è un ottimo padre e cerca di crescere la figlia con tutto l'amore e l'attenzione possibili. In questa fase il romanzo prende una tinta rosa, nella quale sono quasi ossessivamente descritti i sentimenti che i due personaggi provano l'uno per l'altra, con la relativa dipendenza reciproca che ne scaturisce. Ma ben presto Anna cresce, la sua dipendenza dal papà scema, finché il rapporto padre/figlia comincerà ad incrinarsi giorno dopo giorno, a seguito delle problematiche adolescenziali della ragazzina, che pesano soltanto sulle spalle di suo padre, che spesso si chiede quanto più facile sarebbe stato se accanto a lu ici fosse stata una donna o addirittura la madre di Anna. La storia si tinge di giallo quando Anna, dopo aver ricevuto il primo schiaffo dal papà durante una delle ennesime liti, scappa di casa nel bel mezzo della notte. Anna muore, stuprata e picchiata a sangue da quattro individui. I Quattro Re, quelli che il suo papà ha sempre avuto tatuati sulla spalla, quattro carte da Pocker strette in una mano scheletrica, che sin da bambina hanno terrorizzato Anna. Il padre non si arrende e, dopo cinque anni passati in stato di shoc, si risveglia come da una morte momentanea, e decide di andare a recuperare sua figlia. Ritornano imponenti lo stile gotico e noir, accompagnati da una ben ponderata dose di horror, ad accompagnarci in una storia eccezionale, fuori dagli schemi, un vortice che tiene il lettore con una mano aggrappata alla realtà e con l'altra brancolante nel buio più completo, cercando di capire ove la realtà stessa si trasmuta in una specie di mondo parallelo, ove solo il papà di Anna osa camminare. Tante saranno le prove da superare, tanti i personaggi da incontrare, i quali aiuteranno l'uomo a tracciare la "yellow brick road" verso la tanto amata figlia. Incontrerà la Regina di Cuori, personaggio chiave del risveglio dallo stato vegetativo temporaneo, Gli stessi Quattro Re, fino ad arrivare a chiedere udienza a Madame De La Mort.
Un genere letterario unico, innovativo, una storia straordinaria che non termina con la chiusura del libro. Tante domande si porrà il lettore: "Chi è in realtà Anna?" - "Dove finisce la realtà e cominciano quelle che sono forse soltanto le visioni o un mondo parallelo creati dal suo papà per non impazzire di dolore"? Ma soprattutto "Sarebbero mai mio padre o mia madre disposti a fare tutto ciò per me?" - "Sarei mai così coraggioso e ardito da scommettere tutta la mia vita per reincontrare una figlia che... forse non esiste più?". Da scoprire, libro alla mano!
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